Ci sono le cosiddette “aziende locomotive”, che investono sull’innovazione, e le “aziende vagoni”, che operano soprattutto nella filiera della subfornitura e procedono a rimorchio delle prime. In più, se da un lato crollano del 40% gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), subiscono un’impennata quelli sulla digitalizzazione (+ 70%) e sull’internazionalizzazione (+30%).
Locomotive investono in innovazione
«Il quadro è complicato dal fatto che la crisi è globale, con tanti mercati in difficoltà, a partire da quello strategico degli Stati Uniti» spiega Pier Giorgio Zuffi, direttore commerciale di Innova Finance, società che ha curato la ricerca per inquadrare la situazione delle imprese italiane alle prese con l’emergenza coronavirus e con la difficile uscita dalla fase acuta della pandemia.
«In questo contesto – spiega Zuffi – le aziende locomotive cercano nuove risorse per continuare a investire sull’innovazione, tentando al contempo di adeguarsi alle condizioni imposte dall’emergenza. Mentre per le aziende vagoni resta uno sforzo da compiere che riguarda il tentativo di sfruttare le agevolazioni come effetto incentivante».
Fame di liquidità
Oltre alle abitudini delle persone e all’organizzazione dei posti di lavoro, il Covid-19 sta cambiando anche la domanda delle imprese che vogliono accedere alla finanza agevolata, tra fondi comunitari, nazionali, regionali, si legge nel report. Le principali esigenze delle aziende riguardano la liquidità, anche a prescindere dalle effettive condizioni di cassa, il sostegno a una ripartenza che garantisca la piena sicurezza sul posto di lavoro di dipendenti e collaboratori, la necessità di intercettare risorse per sostenere nuove politiche commerciali e di internazionalizzazione e per digitalizzare i processi produttivi.
Uno degli effetti dell’emergenza sanitaria globale e delle sue ricadute economiche è «l’ampliamento della forbice tra “aziende locomotive”, che guidano interi settori assegnando un ruolo di primo piano all’innovazione di processo e di prodotto, e le “aziende vagoni”, che operano prevalentemente nella filiera della subfornitura e che procedono a rimorchio» è il succo dell’analisi di Innova Finance.
fonte – ilsole24ore